Telefisco
Il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Massimo Miani, ha partecipato il 31 gennaio a Telefisco, il consueto convegno annuale organizzato dagli esperti del Sole 24 Ore. Miani ha subito commentato il sondaggio della categoria sulla e-fattura da cui emerge ciò che i commercialisti sostengono da sempre: l’impreparazione di base delle piccole imprese e dei piccoli studi, ma anche quella delle software house. Rispetto alle semplificazioni fiscali, Miani ha sostenuto la necessità di una rivisitazione di tutto il sistema fiscale, mentre sull’evasione ha sottolineato che è giunto il momento di concentrarsi sulla lotta al sommerso. Infine, rispetto alla riforma della crisi d’impresa, ha commentato che la decisione di estendere ai consulenti del lavoro i ruoli di curatore e commissario va in direzione contraria rispetto all’importanza delle competenze nel sistema ordinistico.
Sondaggio E-Fattura
Le piattaforme utilizzate per la fatturazione elettronica rispondono solo in parte o in maniera poco soddisfacente alle esigenze dei professionisti e limiti ci sono anche sulla tempestività dell’assistenza fornita. A ciò si aggiungono i molti rallentamenti riscontrati nell’invio delle fatture e la complessiva impreparazione dei contribuenti. Emerge dal sondaggio effettuato dal Consiglio nazionale dei commercialisti su un campione di oltre trecentocinquanta esperti della categoria selezionati sull’intero territorio nazionale, finalizzato a fare il punto della situazione ad un mese esatto dall’entrata in vigore della fatturazione elettronica obbligatoria.
Aggiornamento Codice deontologico
Dallo scorso 1° febbraio, i commercialisti che subentreranno ad un collega in un incarico professionale dovranno utilizzare la Pec (Posta elettronica certificata) per informare lo stesso collega dell’avvenuta sostituzione, qualora il cliente non abbia provveduto. Si tratta di una delle modifiche (art. 16, co. 2, lett. a) che il Consiglio nazionale dei commercialisti ha introdotto nel Codice deontologico della professione lo scorso 16 gennaio. Il CNDCEC ha provveduto inoltre a riformulare anche la disposizione relativa all’entrata in vigore del Codice deontologico (introducendo il comma 1-bis dell’art. 45) al fine di realizzare l’opportuno coordinamento con la modifica introdotta.
Regole tecniche antiriciclaggio
Saranno vincolanti tra sei mesi le regole tecniche in materia di antiriciclaggio che il Consiglio nazionale dei commercialisti ha approvato lo scorso 16 gennaio. Il documento “Obblighi di valutazione del rischio, adeguata verifica della clientela, conservazione dei documenti, dei dati e delle informazioni: regole tecniche ai sensi dell’art. 11, co. 2, del d.lgs. 231/2007 come modificato dal d.lgs. 25 maggio 2017, n. 90” è stato redatto su parere del Comitato di Sicurezza Finanziaria del MEF del dicembre 2018. Per consentire agli iscritti l’apprendimento e la corretta applicazione delle regole, il Consiglio nazionale promuoverà nei prossimi sei mesi specifiche attività di formazione e-learning. Decorso tale periodo le regole saranno considerate vincolanti per gli iscritti.
Speciale “Regole tecniche Antiriciclaggio” su Press
Antiriciclaggio, regole tecniche Commercialisti attuative del d.lgs. 231/2007 (M. Miani)
Gli adempimenti per gli studi associati e le STP. L’adeguata verifica semplificata e rafforzata (L. Starola e A. Rapi)
Conservazione con modalità allargate (A. Fortarezza)
Un modello per l’autovalutazione del rischio (M. Abbondanza)
Le prestazioni professionali a rischio non significativo (L. De Angelis)
Tavolo tecnico CNDCEC-INPS
Il Consiglio nazionale dei commercialisti ha pubblicato sul proprio sito internet gli esiti del tavolo tecnico con l’INPS (Istituto nazionale di previdenza sociale) che si è riunito il 21 novembre 2018, in merito alle attività svolte dallo stesso Consiglio nazionale in materia di “Economia e fiscalità del lavoro”, area di delega del consigliere tesoriere del CNDCEC Roberto Cunsolo. Sul sito è possibile consultare una scheda con le proposte dei commercialisti in merito a casistiche e problematiche emerse e i rispettivi riscontri dell’ente di previdenza al termine del tavolo tecnico.
Corso e-learning in materia C7 bis
Sarà disponibile fino al 30 novembre 2019 il corso di formazione professionale continua, in modalità e-learning, in materia C7 bis “Contabilità pubblica e gestione economica e finanziaria degli enti territoriali” realizzato nel 2018 dal Consiglio nazionale dei commercialisti in collaborazione con il Ministero degli Interni e la Ragioneria Generale dello Stato. Il corso, accreditato a cura del Consiglio nazionale, è articolato in dodici moduli di circa un’ora, fruibili separatamente, ognuno dei quali consentirà, previo superamento dei test, di acquisire 1 credito formativo professionale. I moduli sono disponibili per gli iscritti che non ne hanno usufruito nel 2018 sulla piattaforma Concerto.
Video forum E-Fattura
Si è svolto il 15 gennaio presso la sede del Consiglio nazionale dei commercialisti il video forum “La fatturazione elettronica tra privati: i chiarimenti ai dubbi della prima fase di applicazione delle nuove procedure”, organizzato dallo stesso CNDCEC in collaborazione con l’Agenzia delle Entrate. I commercialisti possono seguire il convegno in differita e in modalità e-learning on demand sulla piattaforma Concerto.
Sul sito del Consiglio nazionale è inoltre possibile consultare le risposte alle domande formulate nel corso dell’incontro a cui hanno partecipato, per il CNDCEC, il presidente Massimo Miani e i consiglieri delegati alla Fiscalità, Gilberto Gelosa e Maurizio Postal.
La videoconferenza si è conclusa con un focus sulla piattaforma della categoria dedicata alla e-fattura con gli interventi del consigliere CNDCEC Maurizio Grosso e i rappresentanti di Unimatica, che hanno fornito i numeri dei commercialisti che hanno aderito al portale di categoria.
Documento su Modelli organizzativi ex DLgs 231/2001
Il Consiglio nazionale dei commercialisti ha approvato il documento “Principi consolidati per la redazione dei modelli organizzativi e l’attività dell’organismo di vigilanza e prospettive di revisione del d.lgs. 8 giugno 2001, n. 231”, redatto congiuntamente ad ABI, Consiglio Nazionale Forense e Confindustria. Valorizzando le esperienze dei diversi soggetti firmatari, il documento individua una serie di principi di alto livello per la predisposizione dei Modelli organizzativi ex D.Lgs. 231/2001 e lo svolgimento delle funzioni degli Organismi di Vigilanza. Completano il lavoro alcune proposte di modifica alla normativa oggi vigente.